In via Monte Rosa al 91 a Milano c’è un palazzo che nella prima metà del secolo scorso era famoso per ospitare la sede della casa automobilistica Isotta-Fraschini. Cinquant’anni dopo, la celebrità tornò a farsi viva nei panni dell’architetto Renzo Piano, che ne rinnovò gli spazi per consegnarli, non tutti, al quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Oggi il rinnovamento invece interessa il solo piano terra. E più precisamente la mensa che, grazie al suo ideatore, lo chef Luigi Cassago, ha nobilitato i punti fermi della pausa pranzo. Infatti, quello che offre Ecooking Campus, non è uno di quei posti più etichetta che sostanza. Tutt’altro, lo spazio è un inno alla funzionalità senza fronzoli progettata dall’architetto Luca Cassago. Assunto necessario perché dalla cucina, a vista, possano uscire piatti che fanno di sostenibilità e benessere la metà del proprio obiettivo. Perché l’altra è affidata a tempo, gusto e portafogli. Quindi nessun vassoio e nessuna coda per consentire, grazie a uno spazio da quattrocento posti e a un accurato studio dei flussi, una permanenza in grado di offrire un pasto senza fretta: visto che i tempi di servizio sono calcolati in sette minuti. Il tutto potendo approfittare di un laboratorio direttamente connesso dove vengono gestiti, lavorati e stoccati tutti gli ingredienti utilizzati. A questo, e non per ultimo, si aggiungono la soddisfazione del palato e delle finanze, considerato che il menù è a meno di quindici euro; ma senza caffè, perché quello, gourmet, si paga a parte.