È da una pagina di in un libro contabile datata 14 marzo 1764 che arriva la prima testimonianza di uno champagne rosé. Apparteneva a Ruinart, che per inciso è la più antica maison delle bollicine francesi, e al suo interno c’è scritto: “Centoventi bottiglie, sessanta delle quali color occhio di pernice, frizzante”. Al tempo si produceva attraverso un processo di macerazione poi, dal 1861, i rosé si sono evoluti in vini d’assemblaggio. Oggi, a duecento sessant’anni di distanza, la stessa maison celebra l’anniversario con il millesimato Dom Ruinart Rosé 2009.
Com’è fatto: Come tradizione, anche questa edizione contiene oltre l’81% di Chardonnay della stessa annata del Dom Ruinart Blanc de Blancs. Uve provenienti quasi esclusivamente grand cru della Côte des Blancs e della Montagne de Reims. Il restante 19% invece è Pinot Nero.
Note di degustazione: Alla vista è rosa tenue con riflessi lampone / al naso è fresco e delicato al naso, con sentori di piccoli frutti rossi e note di melograno / al palato le note fruttate richiamano al pompelmo rosa.