A poco più di un anno dall’addio Vietti, l’azienda di famiglia acquistata dagli americani Krause nel 2016, Elena Penna e Luca Currado Vietti tornano a produrre vino nelle loro terre d’elezione: le Langhe. La nuova realtà, che si chiama Cascina Penna-Currado, avrà una lettura nuova e contemporanea con l’obiettivo di dare vita a una nuova interpretazione del territorio. Un progetto fortemente identitario già a partire dalla sua sede, la celebre Cascina Lazzarito, edificata dai marchesi di Falletti nel 1554, che dà il nome all’omonima menzione (Mga), che è riconosciuta dall’Unesco e che in passato è stata sede di Opera Pio di Barolo prima e Marchesi di Barolo poi. Per quanto riguarda i vini, un primo e limitato debutto è avvenuto con il Langhe Nebbiolo Bricco Lago che ha anticipato, un po’ nel solco della tradizione familiare, la liaison con il mondo dell’arte. Le etichette di Cascina Penna-Currado sono infatti tratteggiate da Giuseppe Stampone, le cui opere sono state esposte, tra gli altri, alla Biennale di Venezia, al MAXXI di Roma, al The Invisible Dog Art Center di New York e a cui la penna Bic ha dedicato un nuovo colore: il Blu Giuseppe Stampone. Per quanto riguarda i prossimi passi, nell’arco di un paio di anni, e a partire da questo autunno, arriveranno in enoteca Dolcetto, Barbera, Nebbiolo d’Alba e Timorasso, per un totale di sole settantamila bottiglie, comprese quelle di un atteso Barolo che però bisognerà aspettare fino al 2027.