Nel mondo del vino, con o senza bollicine, capita che, per i motivi più vari, le genealogie prendano strade di diverse senza però allontanarsi molto dalla strada maestra. E questo è un po’ quanto successo a Virginie Taittinger, figlia di Catherine de Suarez d’Aulan, ex proprietaria di Piper-Heidsieck, e di Claude Taittinger, ex presidente dell’omonima cantina. Ora, e considerando che per ventuno anni Virginie ha lavorato al fianco del padre, il voler continuare un percorso già iniziato rientra nella normalità delle cose. E così è stato. Nel 2006 Virginie Taittinger sceglie Sillery, ai piedi della Montagne de Reims, per aprire una cantina tutta sua, Virginie T. e che ora può contare su quattro ettari di proprietà e sei in gestione. Vigneti che sono per l’ottantacinque per cento grand cru o premier cru, con i primi impegnati nella riconversione per ottenere la certificazione HVE (alto valore ambientale). Dimensioni che la pongono lontano dai grandi numeri, ma giusti per soddisfare quello che è l’obiettivo: ovvero creare una boutique maison specializzata nella produzione di champagne a invecchiamento prolungato, tanto che non tutte le annate vengono prodotte. Nel frattempo, e considerano quanto importante sia nel mondo del vino la continuità, Virginie, così come suo padre ha fatto con lei, ha chiamato al suo fianco il figlio Ferdinand Pougatch.