Quella di Jardin Oculto è una realtà che sì, è stata fondata da Maria José Granier nel 2019, ma è anche figlia di una storia che affonda le proprie radici a inizio novecento. Radici che invece le sue vigne, a loro volta, affondano nella valle del Cinti, in Bolivia, da oltre duecento anni. Piante che vegetano sulle vicino alle rive del Rio Grande a duemilatrecento metri di altezza sul livello del mare; che sono sopravvissute alla fillossera e cresciute aggrappate (maritate) su altri alberi come rampicanti.
Com’é fatto: 100% negra criolla. Durante la vendemmia, di notte, le uve vengono trasportate a Tarija, che si trova a millenovecento metri d’altezza, ma che è a cinque ore di strada, compreso un passo a oltre tremila metri: cosa che le fa giungere a destinazione con una freschezza naturale.
Note di degustazione: Alla vista è granato, quasi torbido / al naso frutta matura e ribes sono protagonisti / al palato è un’esplosione di note speziate, dalla cannella ai chiodi di garofano.